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Come ha osservato significativamente Papa Francesco non ci troviamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento di epoca, da rileggere come segno dei tempi, da interpretare alla luce dello Spirito per aprirci al nuovo, intrecciare nuovi legami nelle comunità traendo fuori il meglio degli individui e della società.

 

 

 

In questa prospettiva, domenica sera scorsa gli studenti della parrocchia di San Sabino si sono stretti intorno a don Sandro Quarta per la benedizione degli zaini: “Non è un momento portafortuna né una formalità - ha detto il parroco-

È veramente affidare al Signore questo anno scolastico. Voi portate sempre il borsone sulle spalle: può essere un peso, ma è anche il vostro compagno di viaggio, a scuola, in classe. E auguro a voi ragazzi, ma soprattutto a voi famiglie e al mondo della scuola di viverlo, come diceva don Milani, sapendo che con la formazione, con l’istruzione si può davvero plasmare una coscienza civile e creare una rinnovata comunità”.

Fidarsi di Dio alla vigilia di un nuovo anno scolastico significa essere chiamati all’incontro con Gesù anche in tante pagine di storia, di aritmetica, di poesia o magari in quei compagni che solitamente vengono dileggiati e scherniti. Pertanto. i ragazzi hanno pregato con tali parole: “Lasciamo fare a Gesù nella nostra vita, chiedendo al Signore aiuto in questo tempo importante di crescita, per mantenere sveglia la mente, sereno il cuore, veloce e attenta la penna; per usare bene il tempo che Egli dona, per non sprecare nemmeno un istante ed imparare i segreti della vita e condividerli con chi è vicino, oggi e domani”.

E don Sandro ha invocato il Padre della luce, perché faccia di questi suoi figli, alunni e insegnanti, i discepoli di quella sapienza che ha come libro, cattedra e maestro il Cristo suo Figlio, perché le nuove generazioni siano promosse nella scuola e nella vita, al fine di edificare la civiltà dell’amore a lode e gloria del suo nome.

 

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