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Apre oggi i battenti, presso il Museo Ebraico di Lecce la mostra “Dalla Terraferma alla Terra Promessa: Aliya Bet dall’Italia a Israele, 1945-1948”, organizzata in collaborazione con Pugliapromozione, Museo Eretz Israel di Tel Aviv e Fondazione Museo della Shoah di Roma e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Lecce.

 

 

 

Inaugurata nel 2016 presso il Museo Eretz Israel di Tel Aviv, in Israele, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la mostra arriva a Lecce dopo essere stata ospitata a Milano, Roma e La Spezia, ottenendo largo consenso di pubblico.

L’esposizione narra, attraverso un suggestivo percorso di immagini d’epoca con estese didascalie, uno dei più importanti periodi della storia ebraica, successivo alla tragedia della Shoah e annunciatore della costituzione dello Stato d’Israele. Le suggestive foto in bianco e nero documentano la permanenza dei profughi ebrei, per la maggior parte sopravvissuti ai campi di sterminio, nei campi di transito (DP Camps) organizzati in Italia, soprattutto in Puglia, nel periodo seguente la loro liberazione e la loro partenza per l’emigrazione clandestina (Aliya Bet) in terra d’Israele.

Oggi alle 14.30 la presentazione della mostra alla stampa, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, dell’assessore alla cultura del comune di Lecce Fabiana Cicirillo, del dirigente Pianificazione strategica di Pugliapromozione Luca Scandale, con l’intervento di Fabrizio Lelli, docente di lingua e letteratura ebraica, Università dal Salento e direttore del Museo Ebraico di Lecce, di Fiammetta Martegani, curatrice, Museo Eretz Israel, Tel Aviv e di Micaela Felicioni, rapporti istituzionali, Fondazione Museo della Shoah, Roma.

Alle 18, al via l’apertura al pubblico della mostra e la visita guidata del Museo Ebraico di Lecce a cura di Fiammetta Martegani e Fabrizio Lelli, alla presenza del prefetto di Lecce Maria Rosa Trio e delle autorità.

La mostra resterà aperta fino al 25 febbraio 2022. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria. Per info: telefono e whatsApp 0832 247016, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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