“Nessuno muore sulla terra finché vive nel ricordo di chi resta” scriveva Ugo Foscolo. Ed è proprio il “ricordo” di don Antonello Castoro ad aver aiutato la comunità di Mater Ecclesiae in Castromediano, don Sebastiano e tutti coloro che lo hanno amato ad affrontare il grande dolore per la sua perdita.
Tanto è stato raccontato di lui e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo non ha bisogno che sia aggiunto nulla ai suoi ricordi. Don Antonello è stato un sacerdote, un parroco, un uomo che con semplicità e spirito di abnegazione ha svolto la sua missione mettendo sempre e comunque se stesso a servizio degli altri.
“Non dimentichiamoci mai delle persone” ripeteva sempre e tutti noi abbiamo il dovere di far sì che lui sia ricordato, ma soprattutto che quanto ci ha insegnato non sia dimenticato. Ci ha insegnato ad essere umili, uniti, ci ha insegnato la comprensione e il perdono, l’amore per il prossimo, la riconoscenza, ci ha insegnato quanto sia importante saper dire grazie. Ci ha spronato ad amare questa comunità “sarebbe bello che la gente di qui avesse una sua storia” diceva “dobbiamo continuare a costruire la storia di questa comunità” che non significa “costruire nuovi campanili”, precisava, ma conoscersi, volersi bene e rimboccarsi le maniche perché la chiesa non sia di mattoni, ma di persone pronte a unirsi per aiutare chi ha bisogno, per offrire un supporto alle famiglie nell’educazione dei bambini e per sentirsi veramente comunità.
E in questo progetto di Chiesa, di comunità, di parrocchia che don Antonello ha iniziato a costruire, i poveri sono sempre stati tra le sue priorità. La carità, l’attenzione per chi ha bisogno, l’aiuto per il prossimo compiuto con riservatezza, discrezione, nel silenzio, il mettersi a disposizione dell’altro in difficoltà. E noi vogliamo continuare a fare nostra questa sua priorità e, nel suo ricordo, ora parte l’iniziativa “Noi sempre con voi” finalizzata a tendere la mano a chi è più sfortunato e ha bisogno di aiuto. Chiunque volesse contribuire all’iniziativa potrà farlo: portando materialmente un pacco di viveri in Chiesa o presso la sede del gruppo Caritas, oppure donando una carta prepagata acquistata al supermercato, oppure ancora facendo direttamente un’offerta al parroco o al gruppo Caritas.
Inoltre, durante la celebrazione della santa messa sarà sempre esposto un salvadanaio dove chiunque potrà donare ciò che potrà. Non importa il quantum. Come diceva Madre Teresa di Calcutta ciò che conta “non è tanto quello che diamo, ma quando amore mettiamo nel dare”.
Altra grande priorità per don Antonello erano i bambini. “Bisogna voler bene ai bambini, guardare nei loro occhi uno per uno ed imparare da loro la semplicità della vita” diceva. Purtroppo, subito dopo la sua scomparsa su questa comunità per colpa della pandemia è calato il velo del silenzio e i nostri bambini sono stati privati di tutte quelle attenzioni a cui avrebbero avuto diritto, ma che per motivi da noi non dipendenti, non è stato possibile riservare loro.
Oggi siamo in ripresa, le attività parrocchiali cominciano a rifiorire seppur timidamente e con tutte le limitazioni a cui, purtroppo il Covid ci obbliga. Ma non possiamo permetterci di restare così a lungo. Da qui l’idea di un progetto, la realizzazione di un oratorio, fortemente voluto dal nostro parroco don Sebastiano, desideroso di offrire un servizio ai bambini, un oratorio che sarà intitolato a lui, a don Antonello Castoro. Un progetto e una dedica che tutti noi operatori abbiamo abbracciato e condiviso con emozione e con speranza. Ovviamente al momento è solo un progetto in embrione, che richiederà l’aiuto e la disponibilità di uomini e donne di buona volontà, genitori che decidano di rimboccarsi le maniche e di contribuire alla realizzazione di questo progetto, in semplicità e senza grandi slanci. Inizieremo dal mese di gennaio costituendo il gruppo dei ministranti e il coro dei bambini. Il gruppo ministranti si incontrerà la domenica mattina alle 10, mentre il coro dei bambini si riunirà due volte al mese. Non è escluso, però con riferimento al coretto dei bambini che, qualora dovessero esserci nell’immediatezza delle adesioni, ci si possa già incontrare magari per preparare un canto per il Santo Natale. Sarebbe bello! Questo per iniziare. Poi successivamente si potrà ipotizzare di costituire un gruppo teatrale (di bambini per esempio) e tanto altro ancora. Si ribadisce tutto in semplicità come don Antonello avrebbe voluto e come don Sebastiano ritiene debba essere realizzato. Nel frattempo se ci sono genitori che vogliono impegnarsi a costituire un gruppo di educatori potranno comunicarlo a don Sebastiano. Tanto al fine di intraprendere un percorso di preparazione adeguato al progetto.
“Nessuno muore sulla terra finchè vive nel ricordo di chi resta”... e questo è il nostro modo per mantenere vivo il suo ricordo.