Un’insolita e felice presenza tra i parrocchiani di San Sabino in Lecce nella solennità dell’Immacolata Concezione: ha presieduto l’eucarestia festiva l’arcivescovo Luigi Pezzuto, concelebranti don Sandro Quarta, parroco, e don Daniele Fazzi, suo collaboratore.
L’arcivescovo ha detto nell’omelia: “L’immacolata Concezione: mentre dalla grotta di Massabielle a Lourdes correva verso la canonica di mons. Peyramale, Santa Bernadette ripeteva questa definizione identificativa e misteriosa rivelata della Madonna appena apparsale”, che è un dogma proclamato da Pio IX nel 1854 con la Bolla Ineffabilis Deus, proprio quattro anni prima delle visioni di Lourdes.
“La Madonna- ha continuato il nunzio apstolico - ha detto sempre sì a Dio, è la donna del sì. Dio aveva creato l’essere umano per essere sempre il Suo sì e, fin dall’eternità, aveva scelto Maria per la realizzazione del Suo grande progetto di salvezza. Infatti, dopo il no di Eva, aveva bisogno di una creatura immune da ogni macchia di peccato, che fosse il sì esistenziale a Lui per concretare l’Incarnazione”.
Cristo ha portato la conversione, il battesimo, i sacramenti, affinché con la preghiera e i mezzi di grazia possiamo essere un continuo sì a Lui. Ma, quando la Madonna ha detto fiat non aveva presente l’intero progetto di Dio su Lei.
“Come tante volte accade nella nostra vita: dinanzi ad episodi lieti o tristi noi chiediamo al Signore perché li abbia permesso. Anche Maria si domandava perché Dio l’avesse scelta, essendo un’anawim, una povera d’Israele”. Così il Signore Le ha svelato lentamente e continua nello stesso modo a svelare anche a noi il suo grande disegno soteriologico. Pertanto, ha concluso Pezzuto: “l’augurio a tutti è di rinnovare ogni giorno il nostro sì a Dio in famiglia, nei luoghi di lavoro, nelle comunità, sull’altare dell’Eucaristia per trasformare noi stessi in un’adesione continua al progetto di Dio, imitando Maria”.