All’indomani della pandemia e nel pieno del cammino sinodale, gli operatori delle comunicazioni sociali giocano un ruolo importantissimo per costruire un’immagine condivisa di Chiesa in cammino.

La comunicazione ecclesiale non mira a vendere un prodotto ma a generare comunione, ritornando al cuore della missione stessa della Chiesa che è l'annuncio semplice e vero del vangelo. Per questo è urgente abbandonare la prassi del “si è fatto sempre così”; e gli uffici per le comunicazioni sociali sono chiamati a ripensarsi in stile sinodale, per rendere più efficace il loro servizio a beneficio di tutti. Gli uffici diocesani sono chiamati ad un ascolto profondo, accogliente, in grado di cogliere le sfumature, le speranze, le istanze anche quelle più delicate senza imporre il proprio punto di vista.

I media non sono solo ambienti ma strumento per costruire la comunità, è necessario abitare i luoghi digitali e valorizzarli. Ecco perché la formazione è importantissima per far crescere la comunicazione, nell'attualità del momento. Occorre investire perché la proposta degli uffici per le comunicazioni sociali sia qualificata; in modo da dare voce al territorio, ed essere presenza culturale e significativa.

Gli uffici delle comunicazioni sociali nelle diocesi non hanno solo un compito istituzionale, ma possono dare veramente voce a tutti: anche ai più lontani, offrendo così un chiave di lettura capace di interpretare la realtà e comunicare il vero il bello e il buono.