0
0
0
s2sdefault

Le diocesi italiane, nel confronto sul vangelo nell’era digitale, discutono “sull'abitare la transizione multimediale”, senza inseguire troppo le novità tecnologiche.

 

 

 

L’obiettivo è cercare di capire la logica alla base dei nuovi linguaggi per fare in modo che la Chiesa riesca ad utilizzarli in modo efficace. il Sinodo sollecita questo dibattito. La reazione del pubblico diventa sempre più centrale e sollecita tutti noi a ripensare il modello comunicativo.

Don Mattia Magoni, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Bergamo, ha aperto un canale TikTok. TikTok, però, non è un social network facile: in un video della durata massima di un minuto, registrato con il telefonino, ci si gioca tutto. Se è noioso, chi lo guarda può passare immediatamente al successivo con un semplice gesto del pollice. Si possono aggiungere centinaia di filtri e una base musicale, ma 60 secondi sono pochissimi, soprattutto per parlare di cose serie. La nascita dei social ci ha improvvisamente dato la possibilità di essere ovunque, ci ha precipitato nella sfida di essere nuovamente con la nostra gente, ma questa semplice realtà è ancora lontana dall'essere percepita come vera e positiva: spesso è solo letta come una minaccia, e come tale viene combattuta.

Anche la redazione dei Papaboys ha individuato l’asset fondamentale per essere presenti su tik tok: il Vangelo.

Non è importante fare tante ‘stupidaggini’, o ‘challenge’, basta semplicemente portare nel social network quello che inaspettatamente anche i giovanissimi cercano: Gesù Cristo. il confronto sui nuovi linguaggi è certamente un tema importantissimo da affrontare E non deve farci paura.

 

Forum Famiglie Puglia