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“Un meraviglioso poliedro (ChV 207)”. Con questa immagine Papa Francesco racconta ai giovani della Chiesa, di come è e di come è chiamata a diventare, imparando gli uni dagli altri a tessere quella rete di relazioni tra le persone nella quale lo Spirito riversa i suoi svariati doni.

 

 

Ed è questo il tema del Convegno nazionale vocazioni, promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Cei, nuovamente in presenza da ieri pomeriggio fino a domani 5 gennaio presso TH Carpegna Palace (ex Domus Mariae) a Roma. “Le due edizioni scorse, vissute negli anni del lockdown e delle restrizioni dovute alla pandemia ci hanno offerto la possibilità di raggiungere e coinvolgere tanti e tante che per molti motivi non possono partecipare ai lavori in presenza: comunità di vita monastica, amici e amiche di altri Paesi anche extraeuropei, gruppi parrocchiali o diocesani che hanno voluto riunirsi per confrontarsi sulla vocazione - ricorda l’Ufficio Cei -. Se da una parte il Convegno 2023 sarà occasione per ritrovarsi insieme non vogliamo perdere la possibilità di coinvolgere anche tutti questi altri (e sono davvero tanti) e altri ancora che potremo invitare. Così, i nostri lavori saranno strutturati perché tutti possano partecipare attivamente, sia in presenza che online. Il Convegno del 2020 ci ha insegnato a lavorare insieme in maniera sinodale e su questo metodo vogliamo proseguire”.

 

 

 

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