Comparandolo con le immagini di Wojtyla, Ratzinger, che è un papa emerito, non indossa il pallio. Nella cappellina del Mater Ecclesiae vi erano un albero di Natale e un presepe. Accanto alle spoglie del Papa emerito è stato deposto un mazzo di fiori.
In molti hanno chiesto come mai fosse presente l’albero di Natale, che quasi “stonava” con il momento di dolore e di commiato di tutta la Chiesa.
Joseph Ratzinger era un grande estimatore degli alberi di Natale. Joseph Ratzinger era innanzitutto un grande estimatore degli alberi di Natale. Nel dicembre 2008, ricevendo in udienza una delegazione dei fedeli del Trentino-Alto Adige (la regione che quell’anno s’era fatta carico di donare l’albero di Natale che avrebbe fatto bella mostra di sé a San Pietro), Papa Ratzinger aveva espresso parole di elogio per quel «vetusto abete, tagliato senza recare danno alla vita del bosco e adeguatamente addobbato». Lo aveva definito «significativo simbolo del Natale di Cristo», che «con le sue foglie sempre verdi richiama la vita che non muore».
Nel sud della Germania, Joseph Ratzinger aveva vissuto la consuetudine di addobbare a festa piccoli alberelli, nel periodo di Natale. All’epoca, in realtà, non si trattava di sempreverdi ma di semplici piante ormai spoglie; agghindarle con festoni colorati, piccole decorazioni e ghirlande che, agli occhi dei fedeli, aveva un significato cristiano ben preciso: equivaleva a gridare “è nato per noi Gesù, luce che spezza le tenebre, giunto per ridare a questo mondo vita nuova”. E allora era bene che il mondo intero si animasse d’un palpito di gioia, nel giorno di Natale: simbolicamente, persino gli alberi spogli sembravano rifiorire, grazie alla collaborazione dei fedeli, che li agghindavano a festa per l’occasione. Quel pino sicuramente poteva essere spostato in un’altra stanza, e invece è rimasto lì, in bella mostra. Perché? Perché un simbolo della nostra fede, come ha detto lo stesso Papa emerito, la notte del 25 dicembre del 2008:
L’albero in Piazza san Pietro parla di Lui, vuole trasmettere il suo splendore e dire: Sì, Egli è venuto e gli alberi della foresta lo acclamano. Gli alberi nelle città e nelle case dovrebbero essere più di un’usanza festosa: essi indicano Colui che è la ragione della nostra gioia – il Dio che per noi si è fatto bambino. Il canto di lode, nel più profondo, parla infine di Colui che è lo stesso albero della vita ritrovato. Nella fede in Lui riceviamo la vita. Sì, Signore, facci vedere qualcosa dello splendore della tua gloria.