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Il decimo anniversario del pontificato di Papa Francesco, e la festa di San Francesco di Sales che si celebra oggi, ci permettono di porre l’attenzione sui grandi nodi dell’attualità.

 

 

 

Dal fenomeno delle migrazioni alla questione delle disuguaglianze sociali, dal Covid alla guerra in Ucraina, argomenti di grande interesse non solo per i professionisti dell’informazione ma chiunque volesse avere una visione più ampia su Cristo comprenderà che Egli è modello perfetto di comunicazione.

Gesù avrà avuto i suoi nodi di attualità, ma con capacità comunicative ha rispecchiato una mentalità provocante in quanto è un invito a pensare; una mentalità implicante perché coinvolgente; e infine, rivelante di realtà meno accessibili. Quest’ultimo aspetto lo si comprende, in particolare, quando ci si avvicina allo stile delle parabole. Egli, attraverso la narrazione, ha permesso di schiudere a colui al quale “è dato” il dono di capire e di giungere a una comprensione non banalmente facile delle novità del Regno di Dio.

Una parabola dall’afflato universale che è una sintesi non solo delle capacità comunicative di Gesù, ma rappresenta il cuore del suo messaggio sul regno di Dio, sull’immagine di Dio e su come dovrebbe vivere ogni cristiano oggi è proprio quella del Buon Samaritano. Non a caso è stata ripresa anche da Papa Francesco nella sua enciclica Fratelli tutti, dove ha trovato un ruolo centrale ancora una volta la misericordia di Dio come medicina per le nostre relazioni malsane. Una enciclica scritta per invitare tutti gli uomini e le donne di buona volontà ad un messaggio di fraternità e amicizia sociale che va oltre gli orizzonti culturali e religiosi.

 

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