0
0
0
s2sdefault

Siamo pienamente entrati nella fase 2, a poco a poco, cercheremo di riprenderci la città, gli sguardi attesi, il mare, le piazze, le chiese. Saranno la mascherina e la distanza, a ricordarci che è ancora vietato abbracciare.

 

 

Torneremo per strada, e avvertiremo la paura che trasforma il distanziamento, in distanza relazionale, che fa di ogni altro uomo, anche lontano un miglio, un possibile untore.
Non sarà facile uscire da questa gabbia: i pessimisti parlano di depressione affettiva, oltre che economica.
Ci si chiede come faremo a creare contatti, malgrado distanze, mascherine; magari riusciremo a renderci conto che a volte è più difficile guardarsi negli occhi e abbracciarci, perché uno sguardo può riscaldare a lungo un cuore. Le parole sapranno creare calore ed incontro, quindi meno abbracci, più sguardi profondi, più parole.
Dopo il Coronavirus siamo invitati a compilare un nuovo dizionario di parole e di gesti.
Sono sicuro che le mamme e i papà che si prendono cura di bambini colpiti da deficit sensori, possono farci da maestri.
Quante mamme hanno detto di riuscire a comprendere i propri figli, che magari non parlano, mentre chi è intorno non capisce ciò che vogliono.
Andrà tutto bene e abbracceremo la terra, dimenticata inascoltata, sfruttata, e potremo poi tornare ad abbracciarci tra noi.

 

Forum Famiglie Puglia