Il linguaggio di Papa Francesco risulta particolarmente incisivo perché divulgato con forte efficacia comunicativa.
Tramite formulazioni brevi, egli rende fortemente penetrante il suo messaggio. In una delle recenti udienze (23 giugno scorso), ha detto: “Ciò che importa è la franchezza e il coraggio della testimonianza, della testimonianza di fede”.
Quattro termini fondamentali per affrontare le prove che la vita ed il coerente annuncio cristiano possono presentare.
Per avvalorare la scelta di fede con leale schiettezza, senza venire meno alla propria missione dinanzi ai nemici di Cristo.
Per offrire una coerente testimonianza del Vangelo, contrapposta alla mentalità mondana, tanto biasimata da coloro che chiedono ai battezzati di vivere senza compromessi con il mondo del male.
Si tratta di vivere l’esperienza cristiana, trasmettendola con una condotta di vita orientata secondo il messaggio di Cristo.
Da notare, nell’espressione di Francesco, la voluta ripetizione della parola: un modo di esporre molto frequente nei suoi discorsi che non solo mette in risalto e dà importanza all’argomento, ma sopratutto facilita il ricordo del concetto che egli propone con maggiore interesse.