Vivere la gioia della fede nella comunità cristiana radicata in un determinato territorio e nello stesso tempo cooperare per risolvere i problemi della gente e offrire “l’incontro fecondo e creativo tra il Vangelo e la cultura”: è il compito che oggi attende in modo sempre più pressante i battezzati.
La recente Istruzione su La conversone pastorale della comunità parrocchiale invita a sognare un futuro diverso, leggendo le nuove realtà culturali e sociali con fede e amore verso ogni uomo, accogliendo fedelmente il mandato missionario di Cristo, realizzando nell’attività ecclesiale la necessaria riforma che porti efficacemente l’uomo contemporaneo all’incontro con il Dio Incarnato.
Secondo i continui insegnamenti e le vibranti richieste di Papa Francesco. Cioè nello spirito del decreto conciliare Christus Dominus. E, come opportunamente cita la suddetta Istruzione, realizzando quanto, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno sostenuto riguardo all’identità e i compiti della parrocchia.
Basterebbe ricordare l’avvertita esigenza e la difficoltà di riconsiderare l’urgenza di un efficace annuncio della fede nell’attuale contesto culturale e sociale e l’impegno di formazione cristiana delle varie fasce d’età, unitamente alla proposta della testimonianza evangelica nei diversi contesti.
Spesso tanto necessaria per offrire prospettive di futuro alle domande esistenziali, riferimenti valoriali alle richieste di rispetto dei diritti umani e di autentica solidarietà, proposte concrete dinanzi alla diffusa esigenza di valido sostegno della Speranza.
L’Istruzione, e l’arcivescovo mons. Michele Seccia lo ripete spesso, ricorda esplicitamente che il Verbo “si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, per cui le attese, le preoccupazioni, le inquietudini e le aspettative di bene interessano i singoli cristiani e le stesse comunità, poiché la parola di Cristo sazia il cuore e offre l’avvincente risposta del Vangelo all’intelligenza umana.
Una ricchezza, donata a ogni battezzato e a ogni comunità cristiana, che esige conversione individuale e nello stesso tempo conversione pastorale comunitaria.
Per sostenere la società contemporanea in evidente crisi. In abito economico, con tante famiglie in difficoltà e tante persone in pesanti situazioni di emarginazione.
In ambito sociale, per i rapporti spesso condizionati da sofferenze e situazioni emergenziali e varie carenze formative.
Nell’ambito di chiare scelte valoriali, a motivo della necessaria riconsiderazione dei principi comuni per tanti frustrati dalle scarse possibilità di affermazione personale.
Allora, è necessario superare la semplice «preservazione» dell’esistente e compiere scelte perché la Parola sia davvero significativa ed efficace, facendo in modo che nelle comunità cristiane si attui una decisa scelta missionaria, «capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato».
Tenendo molto presente che il rinnovamento missionario è proprio urgente.