La conversione pastorale è uno dei temi fondamentali della “nuova tappa dell’evangelizzazione”, il cui impulso è stato dato fin dall’inizio dal Santo Padre Francesco, nella sua prima esortazione apostolica: Evangelii Gaudium.
In questo VI capitolo dell’Istruzione della Congregazione per il clero si sottolinea come la conversione pastorale debba riguardare tutte le strutture ecclesiali e, in modo particolare, la parrocchia, la quale è, nella maggioranza dei casi, il primo punto di riferimento dei fedeli e rappresenta il posto di avanguardia cui guarda la comunità civile.
La parrocchia, in ogni suo ambito, è chiamata ad esprimere la dinamica dell’evangelizzazione e non può essere mossa dal semplice criterio dell’autopreservazione. In parrocchia, i fedeli laici non solo vengono formati alla vita sacramentale e catechetica, ma sono invitati ad essere i primi missionari che, nel proprio ambito familiare e lavorativo, diffondono i valori del Vangelo e promuovono l’apostolato. Il loro esemplare comportamento contribuisce alla diffusione del Regno, giacché la conversione dei cuori, frutto dell’azione dello Spirito, avviene grazie alla testimonianza.
La conversione pastorale, inoltre, unitamente alla conversione personale, comporta innanzitutto un cambio di mentalità, da cui è necessario partire per un autentico discernimento che promuova il cambiamento delle strutture idonee alla diffusione del Vangelo. Tale trasformazione non può avere i caratteri della “rivoluzione”, ma deve tener conto del cammino della comunità, della sua storia, delle sue tradizioni, che, sebbene a volte vada purificato da tante inutili sovrastrutture, nondimeno tale cammino va accolto, rispettato e valorizzato. Le idee pastorali rivoluzionarie, infatti, possono ingenerare “traumi e ferite” e pertanto “è importante che i processi di ristrutturazione delle comunità parrocchiali e, talvolta, diocesane siano portati a compimento con flessibilità e gradualità” (Istruzione, 36).
Il rinnovamento pastorale non riguarda unicamente il parroco, né può essere imposto dall’alto, ma coinvolge ogni battezzato, che, in virtù della sua adesione a Cristo, è chiamato ad essere discepolo missionario secondo il proprio carisma. Dunque, la missione a cui è chiamata la parrocchia riguarda tutto il popolo di Dio nelle sue diverse componenti: presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli laici.