Con linguaggio divulgativo, ma non ingenuo, anzi molto avvincente, teologicamente molto preciso e nello stesso tempo ben comprensibile dalla gente, nei giorni scorsi Papa Francesco ha presentato il mistero dell’Assunzione della Madonna.
E, come frequentemente usa indicare alcuni “pilastri” della spiritualità quali la messa e la vita eucaristica, ha riproposto il valore di riferirsi continuamente alla Parola, leggendola con cuore disponibile, per cogliere la volontà di Dio e orientare a lui cuore, intelligenza e vita intera.
“Portate sempre un piccolo vangelo tascabile e leggete ogni giorno un passo. Portate il Vangelo: nella borsa, nella tasca e anche al telefonino, per vedere Gesù”, ha ancora suggerito.
Una semplice e immediata maniera di accogliere la mediazione della comunicazione che Dio offre a ciascuno, nella consapevolezza che il Signore comunica personalmente con chiunque si accosta all’ascolto della sua Parola con cuore disponibile.
Di fatto, egli ha invitato a valorizzare la Parola per incontrare il Signore, cogliendo gli elementi significativi della rivelazione della sua benevola e ardente tenerezza verso ciascuno di noi: “Lì - ha continuato Francesco - troverete Gesù come Lui è, come si presenta: troverete Gesù che ci ama, che ci ama tanto, che ci vuole tanto bene”.
Espressioni pregnanti e fondamentali per riscoprire nella quotidianità la via della gioia. E della nostra enorme dignità di essere creature amate da Dio e chiamate a vivere intensamente la comunione.