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La diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, è in festa per la notizia della beatificazione del venerabile Carlo Acutis che avverrà ad Assisi sabato 10 ottobre, nella basilica papale di San Francesco.

 

 

Il giovane si distinse nell' amore per l'eucarestia, che definiva la sua autostrada per il cielo. È un raggio di luce in questo periodo così buio. In questi mesi abbiamo affrontato solitudine, distanziamento, sperimentando l'aspetto positivo di internet per il quale Carlo aveva uno speciale talento, al punto che Papa Francesco, nella sua lettera "Christus vivit" rivolta a tutti i giovani del mondo, lo ha  presentato come modello di santità giovanile nell'era digitale.

Molto belli alcuni suoi "slogan": "Non io ma Dio" -  "Tutti nasciamo originali, molti moriamo fotocopie".

Acutis è uno dei giovani indicati da Papa Francesco come modelli, insieme a tre italiani: San Domenico Savio e i beati Piergiorgio Frassati e Chiara Badano.

In virtù della sua buona frequentazione della rete, è stato proposto come patrono di internet. Il giovane Acutis, era un ragazzo che avrebbe potuto fare di tutto nella vita, rampollo di una famiglia di primo piano del mondo finanziario,  adolescente prestante, dal carattere vivace e socievole, ma Dio su di lui aveva un piano diverso.

La sua fama di santità è esplosa a livello mondiale. Fece la prima comunione con un permesso speciale a 7 anni, messa e rosario quotidianamente, riuscì in poco tempo ad allestire una mostra sui miracoli eucaristici ancora on-line, che ha avuto un successo inaspettato anche all'estero.

Sportivo e appassionato di computer, brillava per la virtù della purezza. Grazie al suo esempio, al suo carisma anche il domestico di casa Acutis, un induista, chiese il battesimo.

In ospedale, posto di fronte alla morte a soli 15 anni, Carlo disse “offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore, per il Papa, per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare dritto in paradiso”.

 

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