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Trent’anni fa veniva ucciso Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” vicino alla beatificazione.

 

 

“Sulla via di Damasco”, nella puntata di domani 1° novembre, alle 8.30, su Raidue, ne ricostruisce la sua personalità anche spirituale, attraverso testimonianze, documenti e immagini. Il ritratto che emerge è quello di un uomo integerrimo che “sui luoghi di morte - dice don Giuseppe Livatino, ospite della puntata - distingueva il reato da chi lo aveva commesso”.
All’interno del programma condotto da Eva Crosetta, anche l’intensa testimonianza di coraggio di Piero Nava, il testimone che vide tutto e raccontò alla polizia di quell’omicidio. Da quel giorno la sua vita è cambiata per sempre. Aveva invece solo 7 anni, Paolo Borrometi, giornalista sotto scorta, quando il giudice venne ucciso: nel programma di Vito Sidoti, anche il suo ricordo e un commento sull’eredità e l’insegnamento di Livatino come uomo, credente e magistrato. Per ripercorrere la vita di quest’uomo che ha dato alla giustizia l’anima dell’amore, anche alcuni frammenti del film “Il giudice ragazzino” di Di Robilant.

 

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