Amati figli, ’itinerario pastorale diocesano è centrato sul tema della Chiesa che genera nuovi figli alla vita di fede e quest’anno, in occasione del Santo Natale, vorrei invitare i fedeli a riflettere su due versetti del Vangelo secondo Luca: «Una donna dalla folla alzò la voce e disse [a Gesù]: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. Ma Egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11, 27-28).
“Nonostante la Chiesa, nella sua parte umana, sia una realtà debole, fragile, peccatrice, rimane lo strumento attraverso il quale Dio si serve ancora per portare la sua vita agli uomini. Con le parole, i gesti, le priorità di sempre: l’annuncio della Parola che salva, i sacramenti, la carità per chi è bisognoso e vulnerabile”.
“Abitare, accogliere, diventare figli” sono i tre verbi con i quali mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, apre il messaggio di Natale 2019.
“Il male che viene fatto ai bambini è un segno che rimane per tutta la vita. È una cosa gravissima, per questo il Papa sta cercando tutti mezzi per sradicare questo male nella Chiesa ed essere così anche un simbolo di trasparenza e impegno per tutti”.
Gli abusi sessuali commessi da membri del clero su minori non sono più coperti da “segreto pontificio”.
È arrivato ieri nelle sale italiane in coincidenza con il compleanno del Pontefice il film documentario “Il nostro Papa”.