A partire dal Rinascimento San Giuseppe iniziò ad essere raffigurato in maniera assorta mentre studia le pagine di un libro. Come nacque questa singolare iconografia?
San Giuseppe viene lodato nelle litanie in suo onore come Amator paupertatis, amante della povertà. Ovviamente, è lecito immaginare che il suo stile di vita fosse sobrio e frugale.
Pochi lo sanno ma a Perugia (nella seconda foto sotto) è custodito un anello di quarzo calcedonio che la tradizione del posto indica come la fede nuziale donata da Giuseppe a Maria.
Come avvenne lo sposalizio di Maria e Giuseppe? Gli scritti canonici non riferiscono nulla in merito.
La figura di San Giuseppe è certo essenziale nelle pagine dei vangeli canonici dell’infanzia tuttavia svolge un ruolo da assoluto protagonista nella letteratura apocrifa.
Nei giorni scorsi abbiamo già notato come il calendario copto stabilisca la memoria del transito di San Giuseppe per il 26 del mese di Abîb o Epep (una data corrispondente al nostro 2 agosto). Tale mese rappresentava un momento cruciale per la stagione dello Shemu, cioè delle “acque basse”, il periodo in cui il Nilo, ritirandosi, permetteva agli antichi egizi di finire la mietitura e completare il raccolto.