In queste settimane di segregazione forzata, stiamo assistendo ad un rapido cambiamento di consolidate abitudini.
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato necessaria la “pandemia” virale per far scoprire a molti giovani il piacere della lettura e farlo riscoprire anche ai meno giovani.
La diffusione dell’epidemia provocata dal Coronavirus, iniziata in Cina e diffusasi anche al di fuori di quel Paese, ha messo in evidenza una serie di strani comportamenti da parte dei cittadini.
La notizia delle dimissioni del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, Fioramonti, oltre a rappresentare una pratica scarsamente adottata nel nostro Paese, gli rende onore, per la coerenza che ha dimostrato.
La recente pubblicazione di un volume sui soggetti “plusdotati” e le Linee Guida del Miur per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con plusdotazione, sembrano aver posto finalmente l’accento su quegli studenti (pochi in verità), che dimostrano qualità intellettive superiori alla media.
Le recenti notizie di chiusura di grandi aziende manifatturiere, al sud, ma anche al nord del nostro Paese, gettano nello sconforto non solo gli addetti di quelle aziende, ma anche interi territori, che sulle aziende hanno fondato le loro economie.