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A sugello della mostra Capolavori in legno d’ulivo (LEGGI), ospitata generosamente nel periodo natalizio in una sala dell’antico seminario di Piazza Duomo, un dono all’arcidiocesi di Lecce. Anzi due.

 

 

 

Due maestri salentini, infatti, Vito Mita di Supersano e Pietro Coroneo di Galatina hanno donato due grandi sculture in legno d’ulivo: rispettivamente un pavone, simbolo di rigenerazione naturale e spirituale ed un angelo.

Un gesto di gratitudine a testimonianza dell’apprezzamento da parte dell’arcivescovo delle opere e della professionalità dei maestri espositori: P. Quarta, V. Russo, G. Scrimieri, G. Palma, A. De Pascalis, C. Rolli, M. Franza, A. Apruzzese, M. Maschio, V. Mita, F. Cocco, D. Ungaro, V. Pizzoleo, G. Leo, G. R. Stanca, C. Nicoletti, P. Coroneo e T. Pede.

“Ringrazio sentitamente la Rete Cultura del legno d’ulivo per l’impegno profuso negli ultimi anni a favore del nostro territorio - sottolinea l’arcivescovo Michele Seccia -. La piaga della Xylella ha ridotto il nostro territorio a un deserto di desolazione con incalcolabili danni per lo sviluppo del Salento: far passare attraverso l’amore per la bellezza del nostro patrimonio paesaggistico il rispetto e l’attenzione per il Creato è una missione da non tradire, una testimonianza di cui andare fieri”.

“Aver donato due sculture in legno che vanno ad arricchire la sezione di arte moderna del museo diocesano di arte contemporanea - conclude Seccia - è per me pastore ulteriore motivo di gratitudine ma anche di incoraggiamento. Ma la mia gratitudine per la Rete affinché il lavoro di sensibilizzazione della Rete possa portare i suoi frutti per la nostra gente”.

 

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