Piazza Duomo è stata particolarmente visitata, in quest’anno, da numerose persone e gruppi provenienti non solo dall’Europa. Continua tuttora il flusso di visitatori che incrociamo tra le vie e viuzze della città.
Il vescovo Michele, ha espresso il desiderio di far vivere questa meravigliosa piazza, ricca di cultura religiosa, con iniziative che non riguardino solo l’arte ma realtà e vita di quanti abitano il territorio.
Il mese di ottobre orienta alla missione che non è più soltanto oltre il mare ma tra le nostre mura. Con la Festa dei Popoli, domenica 21 ottobre, si vuol mettere in evidenza il riconoscersi abitanti di uno stesso villaggio che esprime le comuni radici e il comune futuro.
Collegano questa giornata alcune realtà del territorio come gli artigiani di strada ai quali ogni sera si passa accanto con piccoli zig-zag nel percorso che va da Piazza S. Oronzo a Porta Rudiae.
Seguono le associazioni che, in vario modo, costituiscono un grande servizio alla fraternità, alla pace, all’accoglienza. È proprio nell’accoglienza di tutti che la Chiesa e la gente di Lecce si distinguono con numerosi servizi e con atteggiamenti civili di rispetto e di solidarietà.
Non siamo festaioli, ma la festa fa bene perché ravviva la speranza e la gioia di stare insieme al di là delle preoccupazioni quotidiane. Siamo oltretutto figli della resurrezione, non della morte e lo vogliamo manifestare.
È la festa della gente e con la gente per cui anche le pietre prendono vita e colore in questa piazza.
La presenza di più religioni ci ricorda l’importanza evangelica del lievito. Non più maestri e discepoli ma tutti discepoli verso l’unico Signore.
Con la collaborazione di tutti, uomini e donne di buona volontà, piazza Duomo si trasformerà in un villaggio multiculturale e unito da un Dio che ha creato i popoli con ognuno il proprio genio, per cui la diversità riconosce la ricchezza e la genialità del Creatore. Attendiamo altri futuri momenti di convivialità per vivere insieme gioiosi e solidali. La costruzione della fraternità e della pace è bene di tutti e per tutti. È l'incontro e non lo scontro che fa crescere insieme. Anche nel territorio che viviamo giorno per giorno, cerchiamo di creare condizioni tali da poter rendere belle e pienamente vivibili per tutti le nostre giornate. Nessuno è estraneo, nessuno è straniero perché la terra è di Dio. Certamente la Chiesa di Lecce, che ha promosso questa iniziativa, con le innumerevoli espressioni solidali e fraterne, si impegna a continuare insieme il cammino.
*missionario comboniano