“La celebrazione delle cerimonie funebri deve essere circoscritta esclusivamente in un edificio di culto o in un luogo all’aperto”.
Lo si legge nella risposta del ministero dell’Interno al quesito sottoposto dalla Segreteria generale della Cei, sulla celebrazione esequiale a seguito dell’emanazione delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le disposizioni entreranno in vigore da lunedì 4 maggio, come da Dpcm dello scorso 26 aprile, e “consentono le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di 15 persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Nella risposta del ministero si segnala l’esigenza che “i partecipanti si allontanino quanto prima dal luogo della celebrazione, evitando la formazione di assembramenti ovvero di cortei di accompagnamento al trasporto del feretro”.
Il ministero segnala, inoltre, che “la forma liturgica della celebrazione rientra nella competenza dell’autorità ecclesiastica, secondo un prudente apprezzamento legato alle diverse situazioni nei vari territori, le tradizioni e le consuetudini locali, assicurando che la cerimonia si svolga in un tempo contenuto”.
Lo stesso vale per i riti dell’ultima commendatio e della valedictio al defunto, “da compiersi nel medesimo luogo in cui viene celebrato il rito esequiale”.
Nel caso in cui venga celebrata la messa, il Viminale scrive che “deve essere evitato il contatto fisico come, per esempio, lo scambio del segno di pace, in continuità con le disposizioni ecclesiastiche già emanate”.
“La celebrazione esequiale in ogni caso è consentita con il rispetto di tutte le norme precauzionali previste in tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso, in particolare è prescritto che i partecipanti indossino idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e mantengano le distanze interpersonali previste, assicurandosi, in caso di celebrazione al chiuso, che il locale abbia una capienza adeguata al richiesto distanziamento e sia previamente sanificato”.