L’eccessivo prolungarsi della guerra e in considerazione degli svariati appelli di Papa Francesco affinché le religioni divengano strumenti di pacificazione, una piccola inchiesta di Portalecce indaga su come a Lecce gli immigrati di altre fedi, vivono la loro esperienza religiosa e su come vengono accolti.
“Sì, certamente ho visto il Papa”. Così il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, prima di iniziare il suo intervento alla presentazione del libro di Andrea Riccardi “Il grido della pace” (San Paolo), rispondendo alle domande dei giornalisti se avesse incontrato il Pontefice al termine delle sue missioni a Kiev e Mosca.
L’eccessivo prolungarsi della guerra e in considerazione degli svariati appelli di Papa Francesco affinché le religioni divengano strumenti di pacificazione, una piccola inchiesta di Portalecce indaga su come a Lecce gli immigrati di altre fedi, vivono la loro esperienza religiosa e su come vengono accolti.
"Queste persone non hanno nemmeno qualcosa su cui dormire perché l'acqua ha distrutto tutto". Il card. Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa inviato per la sesta volta in Ucraina per portare aiuti, ha trascorso due giorni tra Kherson e Vinnitsa, muovendosi in particolare nelle zone allagate dopo la distruzione della diga di Nova Karkhova.
“Nel nostro Paese, come ci confermano i nostri Centri di ascolto, la povertà è sempre più multidimensionale, si è fatta orizzontale, coinvolgendo porzioni sempre più ampie di popolazione, con un’incidenza particolarmente grave sui minori”.
Domani e dopodomani, 28 e 29 giugno, il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, accompagnato da un officiale della Segreteria di Stato, compirà una visita a Mosca, quale inviato di Papa Francesco.