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Il cappuccino Padre Francesco Neri è il nuovo arcivescovo di Otranto. A darne l’annuncio al clero convocato per l’occasione, pochi minuti fa, nella cappella del seminario diocesano, alla presenza dell'eletto, mons. Donato Negro che da oggi è l’amministratore apostolico della Chiesa idruntina (GUARDA).

 

 

Padre Francesco Neri, 63 anni, è nato a Catanzaro il 21 dicembre del 1959. Dopo essersi laureato in giurisprudenza all’Università di Bari, nel 1987 è entrato nell’Ordine dei frati minori cappuccini emettendo la professione nelle mani del ministro generale, Fra Flavio Carraro a Pietrelcina. Nel 1991 è stato ordinato diacono a Taranto dall’arcivescovo cappuccino Benigno Papa, deceduto alcune settimane fa; e presbitero, il 6 luglio dello stesso anno, nella cattedrale di Bari, dall’arcivescovo Mariano Magrassi. Nel 1998 ha conseguito il dottorato in Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana.

Ha ricoperto i seguenti incarichi: docente di Cristologia, Teologia Trinitaria e Antropologia teologica (dal 1994); maestro dello studentato teologico di Bari Santa Fara (1995-2006); assistente della sezione diocesana dell’Unione giuristi cattolici (1998-2006); vicario provinciale della Provincia Cappuccina di Puglia (2003-2006); ministro provinciale della Provincia Cappuccina di Puglia e presidente della Cism regionale pugliese (2006-2012); membro del Consiglio presbiterale dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto (2007-2012); vice-preside della Facoltà teologica pugliese (2012-2018); direttore dell’Istituto teologico di Bari Santa Fara (2015-2017); rettore del Collegio internazionale San Lorenzo da Brindisi a Roma (2017-2018). Dal 2018 è consigliere generale dell’Ordine a Roma. È stato inoltre membro della Commissione mista Conferenza episcopale pugliese-Vita consacrata, direttore della rivista “Italia francescana” della Conferenza italiana dei Ministri provinciali cappuccini, assistente locale dell’Ordine francescano secolare e della Gioventù francescana.

All’annuncio della nomina gioia e commozione hanno pervaso la cappella del seminario di Otranto. Applausi e campane a festa in tutta la diocesi. Solo poche settimane fa, i sacerdoti erano stati convocati nello stesso luogo per la nomina di mons. Giuseppe Mengoli, vicario generale della diocesi, a vescovo di San Severo (LEGGI): il prossimo 16 maggio sarà lo stesso Negro a consacrarlo successore degli apostoli.

La nomina di Padre Neri, s'inserisce nella scia di altri cappuccini arcivescovi di Otranto lungo la storia dell'antichissima diocesi pugliese (tradizione a parte, prime notizie si hanno già nel IV secolo). Tra i diversi pastori francescani (perlopiù Ofm) nella cronotassi risultano anche tre cappuccini: Rocco Cocchia (1883-1887, nominato poi arcivescovo di Chieti), Salvatore Maria Bressi (1887-1890, poi deceduto) e Cornelio Sebastiano Cuccarollo, arcivescovo di Otranto per oltre vent'anni, dal 1930 al 1952, poi dimessosi.

L’arcivescovo Donato Negro, a Otranto dal 2000 - e dal 2018 presidente dei vescovi pugliesi -, lo scorso 3 gennaio, al compimento del 75° anno di età, aveva rassegnato le dimissioni nelle mani di Papa Francesco. Ora tornerà a San Cesario di Lecce, suo paese d’origine, nella diocesi di Lecce.

Tra pochi mesi, quando Padre Neri s’insedierà a Otranto (contestualmente all’ordinazione episcopale che avverrà nella mattinata del prossimo 17 giugno nella cattedrale di Otranto. Ordinante principale lo stesso mons. Negro), don Donato, così lo ricordano ancora a Lecce, diverrà il quarto vescovo emerito presente nella Chiesa leccese dopo il card. Salvatore De Giorgi che trascorre lunghi periodi a Vernole, l’arcivescovo Luigi Pezzuto che vive a Squinzano e il vescovo vincenziano Cristoforo Palmieri che risiede nella comunità leccese di Santa Maria dell’Idria. “Ricchezza e abbondanza di grazia - ripete spesso l’arcivescovo Michele Seccia - per l’intera comunità diocesana”.

 

 

 

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