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Domani, 7 maggio, è il giorno di Elisa Palazzo (LEGGI): durante la solenne concelebrazione presieduta dal card. Marcello Semeraro, ella emetterà la sua Professione temporanea nelle mani dell’abbadessa Madre Benedetta Grasso consacrandosi al Signore.

 

 

 

Con il rito della Professione temporanea, per la giovane leccese, da qualche anno accolta nella comunità claustrale del monastero di San Giovanni Evangelista in Lecce, avrà inizio di una nuova vita tra le monache benedettine di Lecce

Il rito della Professione temporanea (SCARICA) è inserito all’interno della messa e prevede, dopo l’omelia del cardinale, mentre si canta l’antifona Qui sèquitur me, che la novizia venga accompagnata dall’abbadessa e dalla maestra delle novizie all’altare per essere presentata e attraverso le interrogazioni chiedere se è disposta a consacrarsi a Dio e a praticare la carità perfetta secondo la norma monastica e le leggi della Chiesa nel monastero. L’abbadessa accogliendo il desiderio della novizia, invita la stessa a ratificare la sua decisione attraverso la lettura del documento scritto di suo pugno e firmato sull’altare.

Dopodiché, ai piedi dell’altare, la novizia intona il triplice canto salmico, Sucipe me Domine con le braccia allargate in forma di croce, esprimendo così l’offerta di sé al Signore. La monaca è colei che ha posto tutta la sua speranza in Dio, fa quel passo non contando sulle sue forze, ma ancorandosi a Dio.

La professione dei voti temporanei segna l’inizio della vita nuova esplicita in alcuni segni. Il taglio dei capelli, come segno di rinuncia al mondo; l’imposizione dell’abito monastico, segno visibile di consacrazione, richiamando alla monaca il suo impegno ascetico e le radicali rinunce evangeliche; l’imposizione della cintura, l’imposizione dello scapolare che alcuni chiamano “pazienza” ricordando alla monaca l’accoglienza paziente e amorosa di se stessa e del prossimo; l’imposizione del velo che la monaca indossa sul capo che la distingue come vergine consacrata al servizio di Dio e del suo corpo mistico che è Chiesa.

Al termine la comunità monastica accoglie la neo-professa con il canto del Salmo 148.

Terminato il rito la celebrazione prosegue con la preghiera universale e la liturgia eucaristica.

Alla concelebrazione che sarà trasmessa in diretta (regia di Paolo Longo) sulla pagina Fb di Portalecce, prenderà parte l’arcivescovo Michele Seccia insieme con alcuni sacerdoti della diocesi che hanno accompagnato e conosciuto Elisa nel suo cammino vocazionale (GUARDA UNA SUA TESTIMONIANZA DEL 2018).

 

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