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Come anticipato da Portalecce domenica scorsa (LEGGI) il prossimo 20 gennaio ricorrono i cent’anni della nascita di don Natale Di Nanni.

 

 

 

Per l’occasione, giovedì prossimo la comunità religiosa leccese e, soprattutto gli Exallievi salesiani hanno voluto programmare semplici eventi per commemorare la sua figura e fare soprattutto memoria dei suoi insegnamenti. Giovedì 20 gennaio, infatti, è prevista una messa solenne nella basilica San Domenico Savio e al termine la presentazione di un volume che raccoglie le testimonianze di chi lo ha conosciuto, apprezzato ed amat.. Domenica 6 febbraio, invece, alle 17, sarà l’arcivescovo Michele Seccia a guidare un momento di preghiera presso il parco cittadino (tra via D’Andrea e via Biasco).

“Dopo decenni di insegnamento nell’opera salesiana del Vomero (Napoli) ho avuto il privilegio di essere il neo-parroco della Basilica San Domenico Savio a Lecce - scrive per l’occasione don Pasquale D’Angelo (SdB) -. Avendo ‘incrociato’” poche volte don Natale Di Nanni ne avevo già notato le doti di semplicità, giovialità, concretezza e dinamismo operativo ed apostolico”.  “Ora - conclude il parroco -, attraverso le puntuali ed appassionate testimonianze di affetto e devozione da parte dei suoi exallievi nei confronti del mio confratello e loro antico maestro, con immenso piacere ho scoperto un grande tessitore di salesianità proficuamente donata in particolare alle diverse componenti della nostra famiglia quali, ad esempio, i Cooperatori, Exallievi e Adma. È quindi un mio preciso impegno quello di affiancarmi a loro e collaborare alla reciproca ulteriore crescita spirituale ed umana”.

“Riteniamo opportuno precisare - annota, invece, un exallievo - che l’espressione ‘santo’ spesso utilizzata con riferimento a don Natale Di Nanni è da intendersi come ‘sant’uomo’, poiché altre valutazioni e interpretazioni attengono ad entità ben precise”. “Il salesiano don Di Nanni - aggiunge -, emulo di don Bosco, innamorato di Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio, campione di fede, contagioso ottimismo, incrollabile speranza, attenzione e generosità verso tutti i bisognosi e specialmente verso i giovani spicca per semplicità e umiltà. Innumerevoli sarebbero gli episodi da proporre per suffragare questa affermazione, e qui ne proponiamo due piccoli stralci tratti dalle testimonianze inserite nel libriccino a lui dedicato per onorarlo e perpetuarne la memoria.

“A don Di Nanni - prosegue un altro exallievo -, un sant’uomo, era impossibile rifiutare qualunque cosa. Quando veniva a trovarmi nella mia cartoleria per acquistare quaderni, penne e matite da donare ai bambini più bisognosi ‘lo obbligavo’ a prendere un caffè e un pasticciotto al bar Raphael. Il caffè lo sorbivamo insieme e il pasticciotto, che diceva che avrebbe mangiato dopo, in realtà veniva regolarmente offerto ai suoi bambini in oratorio.  La cancelleria di cui aveva bisogno gli veniva ovviamente e ben volentieri regalata. Successivamente ho avuto occasione di ‘scoprire’ che percepiva uno stipendio e che il giorno successivo all’incasso lo stesso era già stato completamente utilizzato per andare incontro alle tante necessità di famiglie in difficoltà.  Ringraziamo il Signore per averlo messo sul nostro cammino”.

“Da adulto - conclude un altro ‘testimone’ -, lavorando duramente, ho avuto la possibilità di ricambiare e rendermi utile in vario modo verso l’oratorio. Ora, nel ricordo delle attenzioni di quel sant’uomo, e nel mio piccolo, mi permetto di contribuire economicamente a lenire il disagio di qualche persona in difficoltà. Il suo apostolato e la sua capacità di toccare il cuore e l’anima hanno prodotto la vocazione sacerdotale in alcuni giovani che seguendo il suo esempio hanno scelto e abbracciato a loro volta la strada indicata da don Bosco. La cittadinanza onoraria conferitagli nel 1999 e consegnatagli nel 2000, il parco a suo nome e la stele dedicatagli nel 2011 dimostrano solo in parte la stima e l’affetto che ha suscitato in circa 50 anni di incessante e febbrile dedizione verso i giovani leccesi che mai cesseranno di ringraziarlo per quanto don Natale Di Nanni ha loro donato gratuitamente”.

 

 

 

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