Quando parliamo di Liturgia delle Ore o Ufficio divino ci riferiamo a quella specifica modalità di preghiera che abbraccia l’intera giornata, scandendone i momenti in relazione al mistero di Cristo.
La Lettera del Papa sul ruolo della letteratura nella formazione (LEGGI) ha evidenziato dinamiche che erano note ma non molto diffuse: l’impatto reale della lettura sull’umore e la constatazione che l’atto del leggere ha il potere di riprodurre empaticamente i movimenti e le azioni narrate.
In un mondo ripiegato sul sé, concentrato sulla autoreferenzialità dell’esperienza umana, mortificato e imbrigliato nella fretta dell’iper-connessione vuota di sentimenti, emozione e “carne”, aspettavamo con ansia un autorevole intervento magisteriale, come la Lettera di Papa Francesco sul ruolo della letteratura nella formazione dei presbiteri, che, in qualche modo, ristabilisse alcune priorità.
Pregare è necessario, ma non sempre è facile. Pregare dona una grande pace, ma a volte solo dopo un combattimento interiore. LEGGI.
Prima che una forma di preghiera, la contemplazione è una dimensione della vita umana, un modo di essere, che sgorga dal cuore: possiamo contemplare il cielo stellato, il sole che sorge, il canto degli uccelli, un’opera d’arte, quel capolavoro che è il volto umano. LEGGI
La preghiera vocale è sempre possibile: è come aggrapparsi alle parole di un Salmo, di una preghiera, di una giaculatoria, per esprimere il sentimento della propria fede, in qualunque momento della giornata. LEGGI