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“Con la fase 2, entriamo in un tempo inedito”, scrive il liturgista don Marco Gallo, sacerdote della diocesi di Saluzzo, introducendo un INSERTO SPECIALE  - e gratuitamente scaricabile dal sito - della Rivista di Pastorale Liturgica che si interroga su “come e dove” aprire le chiese.

 

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Dopodomani, giovedì 14 maggio 2020 rappresenterà una pietra miliare per il dialogo e l' unità fra le religioni.

 

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I tour virtuali vanno potenziati, ma “abbiamo un grande bisogno di realtà, un disperato bisogno. Non dimentichiamolo che a rendere vivi i Musei sono le persone e solo l’esperienza reale del Museo rende le persone vive. La virtualità non potrà mai sostituire la realtà: per godere dell’arte ci vogliono occhi e cuore”.

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Bambini con disturbi dello spettro autistico e Covid-19. Gli esperti dell’Istituto di ortofonologia (Ido) tornano in diretta Facebook per affrontare l’argomento e approfondirlo nei suoi diversi aspetti. Tre gli appuntamenti in programma, ognuno dedicato a uno specifico focus tematico. 

 

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Da lunedì 18 maggio, dunque, i fedeli potranno tornare a messa. Lo stabilisce il PROTOCOLLO  firmato a Palazzo Chigi dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese.

 

 

 

Confermati gli ingressi contingentati, sarà obbligatorio accedere con la mascherina e che non potranno accedere coloro che hanno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°. Per la comunione il celebrante, o il ministro straordinario dell'eucaristia, dovrà igienizzare le mani e indossare i guanti e la mascherina, avendo cura di non venire a contatto con le mani dei fedeli. Se possibile le porte di ingresso e di uscita devono restare aperte per non toccare le maniglie. Nell'afflusso e nel deflusso la distanza tra i fedeli sia di un metro e mezzo. Mentre durante la celebrazione basterà un metro.

Il protocollo raccomanda inoltre di ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, di igienizzare al termine delle celebrazioni le aule liturgiche e le sagrestie. Sì alla presenza di un organista, ma non del coro. Le offerte non saranno raccolte durante la celebrazione, ma depositate dai fedeli in appositi contenitori collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.

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È stato firmato questa mattina, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo.

 

 

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