La Chiesa italiana all'inizio del mese di maggio affida l’Italia alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza.
“Non tenere conto della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni significherebbe essere ciechi e decontestualizzati rispetto al vissuto di tristezza e dolore con cui stiamo ancora facendo i conti”.
“Nel confronto con le istituzioni governative e il Comitato tecnico-scientifico, la Segreteria generale sta affrontando le condizioni con le quali, gradualmente, riprendere le celebrazioni con il popolo e le attività pastorali”.
Ottavo appuntamento dedicato all’emergenza coronavirus per i tutorial WeCa, ogni settimana in onda su Facebook, Youtube, sul sito e in televisione sui canali del circuito Corallo Sat.
Sia chiaro, si tratta solo di indiscrezioni. Ma da quanto scrive oggi AVVENIRE (CLICCA QUI) pare che le parti in campo - vescovi italiani, Governo e Comitato tecnico-scientifico - stiano concretamente trattando su alcune ipotesi ragionevolmente concrete.
Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale di Francia, a nome di tutti i vescovi, prende atto “con rammarico” della data del 2 giugno “imposta ai cattolici e a tutte le religioni del nostro Paese” per poter riprendere le celebrazioni con presenza di assemblee.