Anche quest’anno è possibile lucrare l’indulgenza plenaria per tutto l’Ottavario dei morti. Il Catechismo della Chiesa cattolica così presenta l’indulgenza: «È la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi» (1471).
“Mi scuso di leggere così male, ma il sole negli occhi non è una cosa facile per leggere”, l’esordio a braccio della catechesi, svoltasi ieri in una Piazza San Pietro particolarmente assolata e dedicata al sacramento della Cresima, che “per antonomasia è il sacramento dello Spirito Santo”.
Un nuovo e straordinario evento si sta celebrando in questi giorni nella Papale Basilica di San Pietro in Vaticano: l’ostensione dell’antica Cattedra di Pietro. Si tratta di un’antica reliquia racchiusa nella monumentale opera di Gian Lorenzo Bernini collocata nell’abside della basilica, dietro l’altare della Confessione.
Pellegrini di speranza. Non solo verso Roma, ma anche verso il futuro: un futuro di pace e di riconciliazione per l’umanità.
“Il Cuore di Cristo, che simboleggia il suo centro personale da cui sgorga il suo amore per noi, è il nucleo vivo del primo annuncio. Lì è l’origine della nostra fede, la sorgente che mantiene vive le convinzioni cristiane (Dilexit nos, 32)”.
“Quando siamo tentati di navigare in superficie, di vivere di corsa senza sapere alla fine perché, di diventare consumisti insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato a cui non interessa il senso della nostra esistenza, abbiamo bisogno di recuperare l’importanza del cuore”.