Una seconda lampada di Sant’Oronzo risulta essere presente all'interno della chiesa della Natività della Vergine, detta "la Nova", sita in via Idomeneo a Lecce, in una piccola piazzetta pubblica, oggi delimitata da una lunga inferriata purtroppo arrugginita per totale assenza di manutenzione da oltre cinque lustri.
È particolarmente interessante leggere e contestualizzare, nel percorso storico della religiosità leccese, l’iniziale attestazione della solennità in onore di Sant’Oronzo, disposta dal vescovo Luigi Pappacoda e riportata, nel 1663, nell’elenco dei giorni liturgici più importanti stabilito dallo stesso presule.
La statua argentea di Sant’Oronzo, a grandezza naturale, esprime tutta l’abilità dello scultore Francesco Citarella e dell’argentiere Vincenzo Caruso.
La statua argentea di Sant’Oronzo, che si espone in cattedrale in occasione delle festività dei santi patroni, fu realizzata a Napoli nel 1864, dallo scultore Francesco Citarella (1790 ca.-1871) e dall’argentiere Vincenzo Caruso (notizie dal 1826 al 1885).
Come previsto dal calendario delle celebrazioni giubilari oronziane, si è svolto domenica scorsa, il Giubileo della Coldiretti e del mondo del lavoro.
Davvero singolare il culto oronziano a Caprarica di Lecce. In questo comune dell'arcidiocesi di Otranto, la venerazione del protomartire appulo si affianca a quella di San Nicola di Myra, mostrando tangibilmente la presenza, se non addirittura la commistione culturale, tra il rito greco e quello latino in Terra d'Otranto.