La guerra scatenata da Putin, che da oltre due anni imperversa sull’Ucraina e sulla sua popolazione civile, ha cambiato ancora una volta l’agenda dell’Unione europea.
Sembra ormai lontana la pandemia di Covid-19, e con essa le restrizioni e tutti gli accorgimenti resisi necessari per limitare i danni, ed invece è ancora presente in molte persone, soprattutto dal punto di vista psicologico, con ferite più o meno gravi che hanno segnato l’animo di ognuno, lasciando una traccia che ognuno affronta in modo diverso.
Negli ultimi cinque anni sono raddoppiate nel mondo le importazioni di armi europee (+94%). La Francia supera la Russia e diventa il secondo Paese al mondo per export di armi, subito dopo gli Stati Uniti, che hanno consegnato grandi armi in 107 Paesi (+17%), una cifra record.
Anonimato è la parola d’ordine per chi vuol vivere in Russia, pur pensandola diversamente dal presidente in carica. Per salvare la libertà, il posto di lavoro, i propri cari, bisogna tacere.
Il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha votato a favore del rilascio controllato della cannabis in Germania. Il possesso e la coltivazione della droga dovrebbero diventare legali per gli adulti soggetti a requisiti, a partire dal 1° aprile.
Dopo il flop del Veneto, la Regione Emilia Romagna ha scelto la via “amministrativa” bypassando il consiglio con l’emanazione di una delibera sul suicidio assistito che intende dare attuazione alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul fine vita.