“Quanto avvenuto è inaccettabile, non può essere in alcun modo scusato con qualche ‘se’ o qualche ‘ma’. Certo, bisogna comprendere il contesto ma ciò non può essere una giustificazione”. Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, interviene nella Giornata di preghiera per la pace e la riconciliazione in Terra Santa.
“Pochi minuti fa (ieri sera per chi legge, ndr) qui in parrocchia abbiamo ricevuto la telefonata di Papa Francesco. Ha chiamato Padre Yusuf che mi ha dato il suo telefono perché parlassi direttamente con il Pontefice visto che lui non parla bene l’italiano. Il Papa ci ha assicurato che siamo nelle sue preghiere e che conosce la sofferenza che stiamo patendo”.
Il 60,1% degli italiani convive da anni con uno o più disturbi della sfera psicologica. Ne soffrono di più le donne (65%) e i giovani della Generazione Z (75%, con punte addirittura dell’81% tra le ragazze).
“Ieri ho parlato con Papa Francesco che mi ha manifestato la sua vicinanza e la sua preghiera per tutta la comunità ecclesiale di Gaza e per tutti i parrocchiani e abitanti”.
“La vita va avanti, la vita deve andare avanti. Noi non ci pieghiamo al terrore, assolutamente. Il terrore vuole proprio questo, l’interruzione e la paura. Non lo possiamo permettere”.
"Siamo in una emergenza molto grave e temo che si arriverà alla guerra”: così il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, commenta l’attacco sferrato all’alba di oggi da Hamas, con 5mila razzi lanciati, dalla Striscia di Gaza verso il sud e il centro di Israele (Tel Aviv e Gerusalemme comprese).