Il Lecce è tornato a casa con sulle spalle il pesante risultato di aver subìto 4 reti dall’Inter di Antonio Conte. Un indiscutibile poker negativo che, però, negli spogliatoi salentini non fa “strappare i capelli” a nessuno.
Esordio. È la parola che più di ogni altra, caratterizzerà l’incontro di questa sera nello stadio di San Siro (Giuseppe Meazza) di Milano dove il Lecce, esordendo in serie A, incontrerà l’Inter del proprio esordiente allenatore Antonio Conte.
Certo che cominciare il campionato da neopromossa con un posticipo ha del singolare. Ancor di più se quella prima partita si tiene di sera (inizio alle 20.45) e proprio lunedì 26 agosto, mentre i leccesi e i salentini staranno festeggiando il loro santo protettore.
Parto da un ricordo personale: io ragazzino tredicenne, lui giovane promessa poco più che ventenne. Corre con la maglia del suo paese, la Sedrinese, maglia a strisce bianconere verticali (a quei tempi la pubblicità sulle maglie era vietatissima!).
Buona la prima, anzi ottima. Con un netto poker di gol il Lecce saluta i quasi 16mila spettatori del Via del Mare e manda a casa i pur volenterosi campani allenati dall’ex Giampiero Ventura.
Lo sguardo dei tifosi giallorossi è ormai rivolto al primo incontro di questa stagione con l’impegno di dopodomani (ore 20.45, al Via del Mare), per la partita contro la Salernitana, di mister Gianpiero Ventura, terzo turno eliminatorio di Coppa Italia (Tim Cup).