“Civitas Mariae” così la chiamava don Alfonso Cannoletta, la nostra Lizzanello - esordisce così don Corrado Serafino, nell’omelia in occasione della solennità dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria, comunemente chiamata come “festa dell’Annunziata” dai Lizzanellesi.
Ha dovuto attendere un anno la comunità di Lizzanello, per celebrare il 50° dalla dedicazione della chiesa parrocchiale e lo ha fatto, per volere del suo parroco donFrancesco Morelli, in occasione della festa del patrocinio di San Lorenzo, che ricorre il 18 gennaio di ogni anno.
È già passato un anno da quando abbiamo iniziato a sentire parlare di Coronavirus e mai avremmo pensato che l’intero duemilaventi e tutte le nostre vite sarebbero state segnate da questo virus sconosciuto.
Sono stati giorni carichi di fede e devozione quelli appena trascorsi a Lizzanello che nel cuore dell’estate festeggia il suo protettore San Lorenzo.
Al termine della celebrazione di venerdì scorso, l’antica statua raffigurante San Lorenzo in gloria, è stata intronizzata sull’altare della chiesa parrocchiale di Lizzanello e così ieri è iniziata la novena in onore del santo patrono.
Luglio, si sa, è storicamente legato alla Sagra te lu Ranu di Merine e, durante i mesi che la precedono il tempo è scandito da tutte quelle attività necessarie alla realizzazione di uno degli eventi più attesi dall’estate salentina.