Tra gli elementi lapidei profusi sui prospetti dei palazzi barocchi leccesi, non manca la raffigurazione di animali mitici, selvatici, puramente fantasiosi che, oltre ad avere una funzione estetico-decorativa, racchiudono un significato simbolico che, in passato, diventava arguta ammonizione rivolta ad un pubblico colto e preparato ad accoglierlo.
‘Ni manca pane’ è il biglietto da visita preso in prestito dallo stesso padrone di casa che riceve la visita. Un regalo emozionante. Enza Pagliara e Dario Muci hanno bussato con quelle note nelle corde, ieri mattina alla porta di don Franco Lupo.
Per l’occidente cristiano l’Epifania celebra la manifestazione di Dio agli uomini attraverso il Figlio.
Sarà un appuntamento da non perdere quello previsto per domani pomeriggio 6 gennaio a Carpignano Salentino.
Un’altra targa segnaletica del centro storico arbitrariamente sostituita proposta con una grafia inconsueta.
Per quel che ricordo il pranzo di Natale del passato non prevedeva un menu fisso e, pertanto, non ha in sé nulla di tradizionale. Ogni famiglia lo allestiva a seconda delle disponibilità economiche, la fantasia della cuoca - generalmente la mamma - e la disponibilità degli ingredienti da trasformare in pietanze.