L’attività di sensibilizzazione e di prevenzione primaria promossa dal Consultorio “La Famiglia”, espressione concreta dell’attenzione della Chiesa di Lecce è il frutto del lavoro di ricerca che da anni compie il gruppo operativo e si fonda sulle necessità e sui bisogni espressi dalla comunità.
È morto ieri, all’età di 87 anni, mons. Antonio Resta, presbitero della diocesi di Nardò-Gallipoli. Docente di Teologia molto conosciuto anche nella diocesi di Lecce, spesso predicatore ai ritiri mensili delle religiose dell’Usmi, ha insegnato a lungo nei seminari regionali di Viterbo e di Molfetta.
Si conclude oggi il percorso per studenti, disoccupati e sognatori “Il lavoro che è in te“ promosso dalla diocesi attraverso l’Ufficio per la pastorale sociale e il lavoro e il Progetto Policoro con l’ultimo appuntamento nel refettorio all’interno del Chiostro in Piazza Duomo a Lecce dalle ore 17.30-19.00.
Si svolgeranno a Lecce, venerdì 22 e sabato 23 marzo, due giorni di formazione liturgica, rivolti ai sacerdoti della Diocesi, agli animatori liturgici e agli allievi del Conservatorio Musicale “T. Schipa”, tenuti da mons. Giuseppe Liberto, maestro e direttore emerito della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.
Domani, 15 marzo si terrà alle 19.00, presso la sala conferenze del Convitto Palmieri a Lecce, il secondo appuntamento del primo ciclo “La parola e la politica”, organizzato dalla Scuola di formazione politica, “Per una politica educata”, promossa dall’ Azione cattolica diocesana e dall’Ufficio per i problemi sociali dell’arcidiocesi di Lecce, con il patrocinio della Provincia di Lecce e la collaborazione dell’ISSRM “DonTonino Bello”. Media partner dell’iniziativa formativa, portalecce.it.
Da anni il Consultorio diocesano “La Famiglia” offre uno spazio per lo sviluppo personale e relazionale. Risulta fondamentale in questo tempo, che sembra correre sempre troppo veloce e togliere spazio alle cose o persone importanti per la nostra esistenza, ritagliarsi un momento da dedicare anche a se stessi, alla propria formazione e alla libera espressione delle emozioni.