Nell’approssimarsi della festa di Sant’Antonio di Padova che in tutta la Chiesa si celebra domani 13 giugno e nella quale da tradizione viene benedetto il cosiddetto “pane di Sant’Antonio”, l’arcivescovo ha aggiunto alcune disposizioni integrando quelle diffuse già lo scorso 15 maggio a proposito delle feste patronali.
La data del 6 giugno è tanto cara alla Chiesa di Lecce che ringrazia il Signore per il dono della vita concesso in questo giorno all’arcivescovo Michele Seccia, nato nello stesso giorno, anche se a distanza di circa vent'anni da un altro presule tanto caro all'attuale pastore, Cosmo Francesco Ruppi.
Alcuni neocatecumeni di Lecce oggi si sono dati appuntamento in Piazza Duomo intorno alle dodici con chitarre, tamburi e cembali per dare gli auguri al loro vescovo nel giorno del suo compleanno.
Il compleanno del nostro arcivescovo, mons. Michele Seccia, quest’anno acquista un valore che va ben oltre una felice ricorrenza di una persona cara.
Riproponiamo l’intervista a firma del “nostro” Matteo Caione che l’arcivescovo ha rilasciato oggi al quotidiano Avvenire nella PAGINA “Portaparola” che si occupa abitualmente di Chiesa e media e che ora sta raccogliendo le esperienze delle diocesi in tema di comunicazione durante e dopo il lockdown.
È stata una vigilia di Pentecoste del tutto singolare, quella vissuta ieri sera nella Cattedrale di Lecce, presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia con la corale partecipazione di tutto il presbiterio diocesano e religioso e arricchita dalla presenza dal collegio dei diaconi e da una nutrita rappresentanza delle suore e del laicato della diocesi.