Li abbiamo visti in prima linea nelle terapie intensive (Ti) fin dallo scoppio del Covid-19. E lo sono tuttora, senza risparmiarsi, in ospedali prossimi al collasso tra nuova ondata pandemica e carenza di personale.
Ormai ci siamo. Lunedì 24 gennaio iniziano le votazioni per il presidente della Repubblica. Le cronache sono piene di ricostruzioni sui movimenti tra e dentro i partiti e i gruppi parlamentari, Per districarsi in questa fase può essere utile una piccola guida con alcune parole-chiave.
Scuole aperte sì, scuole aperte no. Mentre la didattica in presenza è sulla bocca di tutti, gli adolescenti vivono una fase di crescente incertezza che genera in loro ansia e depressione. È un’altra conseguenza della pandemia che ha fatto scoppiare la bomba del problema nella fascia di popolazione più vulnerabile, abbassando pure l’età delle manifestazioni. Maria Pontillo, psicologa e psicoterapeuta dell’unità operativa complessa di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, spiega che ad essere cresciuto è anche il desiderio dei ragazzi di rimanere a casa, il cosiddetto “ritiro sociale”.
Gli smartphone sono stati la finestra sul mondo a cui ci siamo stati più affacciati durante la pandemia. I lockdown hanno fatto registrare, picchi di utilizzo di app e social mai visti prima. Ma la tecnologia ci ha davvero aiutato?
“Ben vengano dati che mostrano come ripartano i consumi ma la preoccupazione è l’aumento dell’inflazione” perché “rimanendo inalterati gli stipendi e la capacità di acquisto delle famiglie, l’aumento dei prezzi diventa un problema”.
Non viviamo tempi ordinari. L'Europa è sull'orlo di una guerra catastrofica ai confini orientali. È la stessa vita d’una madre in Afghanistan che ce lo racconta.