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“Vi benedico in vita mia e dopo la mia morte, come posso e più di quanto posso, con tutte le benedizioni con le quali il Padre delle misericordie benedisse e benedirà in cielo e in terra i figli e le figlie, con le quali un padre e una madre spirituale benedisse e benedirà i suoi figli e le sue figlie spirituali. (….). Il Signore sia sempre con voi, e ora voi siate sempre con Lui”: queste parole di Santa Chiara hanno accompagnato le due serate di festeggiamenti in suo onore, il 10 e 11 agosto, presso il monastero delle Clarisse a Lecce.

 

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È festa oggi nella grande famiglia francescana e, a Lecce, in particolare, nel Monastero delle Sorelle Clarisse di Via Adriatica: si celebra, infatti, la festa della loro fondatrice, Santa Chiara d’Assisi.

 

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Come ogni anno, la luce evangelica di Chiara d’Assisi illumina l’estate e accompagna i cristiani a riposizionare la vita e lo sguardo nel cuore del Padre.

 

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“Laudato sii mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore”: così loda una strofa del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. I temi del perdono e della pace sono stati il filo conduttore di tutta la preghiera presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, nelle due serate della festa del Perdono di Assisi presso il Monastero delle Clarisse di Lecce

 

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Portalecce volentieri ripropone l’articolo apparso sull’ultimo numero di “Missioni Omi”, il mensile degli Oblati di Maria Immacolata, a firma di Padre Saverio Zampa, vicario episcopale per i religiosi della diocesi di Lecce e cappellano presso l’Università del Salento.

 

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Anche quest’anno 2022 la “Porziuncola” delle Sorelle Povere di Santa Chiara sarà il luogo per ricordare con la preghiera il “perdono di Assisi”, quell’abbraccio di pace e di misericordia voluto da Dio per mezzo del suo servo Francesco.

 

 

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