Se già non bastassero i suoi gesti, le sue parole, le sue scelte per entrare nella storia e nel cuore dell’umanità, Papa Francesco ieri ci ha messo ancor più del suo per implorare la pace. Giovedi nella messa “in Coena Domini” li laverà ai detenuti di Velletri. Ieri con un atto di infinita umiltà sì è abbassato fino a terra per baciarli.
Tra le varie novità contenute nella terza edizione tipica del Messale Romano, spicca un dettaglio nel periodo quaresimale di tutto riguardo. Si tratta dell’aggiunta nel formulario del venerdì che precede la Domenica delle Palme di una orazione colletta alternativa di chiaro sapore mariano.
“La forza del male nasce dal nostro rifiuto dell’amore di Dio. Imparare ad amare Dio è dunque la strada per la redenzione degli uomini”. È quanto scrive il Papa Emerito in un lungo testo scritto per la rivista tedesca “Klerusblatt”.
Risponde alla domanda “Può una parrocchia rinunciare a Google?” il diciannovesimo #tutorialweca diffuso nelle pagine YouTube e Facebook di Weca ma anche sul sito www.weca.it.
“L’insegnamento che dà questo esattore di imposte piccolo di statura e sgradevole di aspetto non ha solo valore sul piano della fede. La consegna dei beni ai poveri e il risarcimento al quadruplo è una misura che non si è mai trovata in alcun codice”.
Papa Francesco ha affidato quest’anno la preparazione dei testi per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo a suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata e presidente dell’Associazione “Slaves no more”.