“Questa è la vostra vocazione: fare strada con il Signore, l’amore del Signore. Stando attenti a non cadere nel carrierismo, che è una peste, è una delle forme di mondanità più brutte che possiamo avere, noi chierici, il carrierismo”.
Sono passati tre anni dalla statio quaresimale impressa nel nostro immaginario pandemico. Il linguaggio delle immagini di quella piazza San Pietro vuota e del Papa solitario bypassa ogni singolo concetto e rende istantanei i contorni di ciò che ha rappresentato un'esperienza mondiale prima della terza guerra mondiale a pezzi.
“Preoccupa fare di cose così delicate, che riguardano la vita delle persone, un motivo di propaganda o di slogan”.
“Riconoscere con sincerità le difficoltà ecclesiali e sociali, credendo, però, che siamo vicini ad una nuova primavera della Chiesa, aprendo nuove e coraggiose prospettive di futuro”.
Durante gli studi universitari capita di incontrare qualche professore che segna il cammino, al quale si guarda con stima e gratitudine, per la sua passione ed il suo desiderio di indagare e cercare sempre.
Gli elementi del cammino spirituale nel tempo di Quaresima sono la preghiera, il digiuno e l’elemosina. Il termine “elemosina”, in particolare, deriva dal greco e significa “misericordia”. Ed indica la gratuità.