C’è un momento fondamentale nella storia dell’umanità in cui tutto è cambiato: quel mattino in cui un uomo è uscito vivo dal sepolcro!
“Il mondo del lavoro è un ambito in cui i giovani sperimentano forme di esclusione ed emarginazione. La prima e più grave è la disoccupazione giovanile, che in alcuni Paesi raggiunge livelli esorbitanti. Oltre a renderli poveri, la mancanza di lavoro recide nei giovani la capacità di sognare e di sperare e li priva della possibilità di dare un contributo allo sviluppo della società”.
“Questa è la vostra vocazione: fare strada con il Signore, l’amore del Signore. Stando attenti a non cadere nel carrierismo, che è una peste, è una delle forme di mondanità più brutte che possiamo avere, noi chierici, il carrierismo”.
Sono passati tre anni dalla statio quaresimale impressa nel nostro immaginario pandemico. Il linguaggio delle immagini di quella piazza San Pietro vuota e del Papa solitario bypassa ogni singolo concetto e rende istantanei i contorni di ciò che ha rappresentato un'esperienza mondiale prima della terza guerra mondiale a pezzi.
“Preoccupa fare di cose così delicate, che riguardano la vita delle persone, un motivo di propaganda o di slogan”.
“Riconoscere con sincerità le difficoltà ecclesiali e sociali, credendo, però, che siamo vicini ad una nuova primavera della Chiesa, aprendo nuove e coraggiose prospettive di futuro”.