A pochi giorni dalla Pasqua di Resurrezione, il card. Marcello Semeraro, amministratore apostolico della diocesi di Albano e prefetto della Congregazione per le cause dei santi, ha inviato a tutti i fedeli della Chiesa locale il suo augurio e il suo saluto, attraverso le parole di San Gregorio di Nissa, un padre della Chiesa vissuto in Oriente nel IV secolo (LEGGI QUI).
“Ribadisco l’esigenza di predisporre strumenti idonei e accessibili per la trasmissione della fede. Auspico, inoltre, che questi vengano messi a disposizione di quanti ne hanno bisogno in modo il più possibile gratuito, anche mediante le nuove tecnologie, rivelatesi così importanti per tutti in questo periodo di pandemia”.
Nella periferia bolognese, una piccola comunità inter-congregazionale di Suore Dorotee (Gange Lacinaj, Giancarla Barbon e Marta Lekaj) da quattro anni ha dato forma all’esperienza di un gruppo di donne, credenti e non, in ascolto delle figure femminili della Scrittura.
“Vorrei che ogni educatore… insegnasse l’arte della preghiera agli altri, alla luce della Parola, la quale è fonte della nostra speranza” (Michele Seccia, Chi spera in Dio non resta deluso. La forza della speranza, Lettera Pastorale, Collana Adiutor, Lecce Novembre 2020, 15).
La pandemia e il lungo lockdown hanno trasformato le città-santuario in cattedrali nel deserto. Con lo stop ai pellegrinaggi e agli spostamenti, da oltre un anno le comunità che vivono di turismo religioso sono letteralmente vuote.
È nato un consorzio internazionale dei mezzi di comunicazione cattolici e agenzie di informazione, insieme a degli scienziati di fama mondiale.