Ostuni è nota per essere uno dei poli di maggiore devozione oronziana in Puglia per le sue manifestazioni uniche al mondo. Abbiamo dunque incontrato Agostino Buongiorno, presidente dell’associazione culturale Cavalcata di Sant’Oronzo .
Dopo aver toccato Turi, Botrugno, Arnesano e Novoli, il nostro itinerario alla scoperta del culto di Sant’Oronzo in Puglia giunge ad Ostuni, una civitas oronziana per antonomasia. Qui incontriamo il prof. Dino Ciccarese, vero custode della memoria storica del luogo nonché autore dell’interessante volume Sant’Oronzo sentinella di Terra d’Otranto.
Sono giorni decisivi per il destino della statua del patrono di Lecce. Da circa sei mesi il bellissimo simulacro sosta nell’androne di Palazzo Carafa che si affaccia su via Rubichi.
Nella scorsa puntata abbiamo introdotto la seconda agiografia oronziana giunta sino a noi, la Vita de’ Santi Giusto et Orontio Martiri redatta nel 1592 dal vescovo di Vico Equense, mons. Paolo Regio.
È il 1592. Il Concilio di Trento è già bello che finito, lo scisma dei luterani irrimediabilmente consumato. Il conclave elegge Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini, 1536-1605), uomo colto e austero, intimo amico di spiriti eletti come Filippo Neri, Cesare Baronio e Roberto Bellarmino ma è anche il papa sotto il cui governo sarà condannato Giordano Bruno.
Le pagine della cinquecentesca Apologia Paradossica di Jacopo Antonio Ferrari, prese in esame nelle puntate precedenti, non si limitano a raccontare la più antica versione della passio oronziana giunta sino a noi ma contengono ulteriori notizie da prendere in considerazione.