La questione oronziana spesso appare come un intricato enigma in cui le piste da seguire risultano molteplici. Tuttavia è proprio questa poliedricità del tema ad affascinare il ricercatore.
Roccapelago, in provincia di Modena, è un minuscolo borgo che conta oggi poche decine di abitanti. Circondato dalle cime dell’Appennino emiliano e prossimo alla vetta del Sasso Tignoso, è una contrada ricca di storia.
Dopo aver esplorato Turi, Botrugno ed Arnesano, il nostro viaggio sulle tracce della devozione oronziana in Puglia giunge a Novoli, nell’arcidiocesi di Lecce.
È stata scritta ieri una nuova, significativa, pagina nella vicenda del recupero della statua del santo patrono. Nell’androne di Palazzo Carafa, da fine gennaio adibito a laboratorio di restauro, si è svolto infatti un test dimostrativo su una porzione del settecentesco simulacro di Sant’Oronzo.
Tecnologie innovative per il Salento: domani 2 aprile, alle 10, a Palazzo Carafa, un’azienda di Milano la “4ward360” effettuerà un trattamento su una porzione della statua di S. Oronzo.
Una delle pagine più interessanti della questione oronziana è rappresentata dalla disputa che oppose due colonne del presbiterio leccese, gli indimenticati Raffaele De Simone e Luigi Protopapa.