La notizia dell’arrivo - poco più di un anno fa - di Antonio De Nanni nella chiesa madre di Lequile, in quel momento come accolito che si apprestava a terminare il cammino presso il Seminario regionale di Molfetta, è arrivata in maniera del tutto inaspettata e gradita.
Siamo ormai vicini alla 36º Giornata mondiale della gioventù, una giornata fortemente voluta da San Giovanni Paolo II e che continua ad essere celebrata ogni anno in tutte le diocesi del mondo.
Don Antonio, don Andrea, don Luca, Padre Maurizio, ovvero un prete “attira” l’altro.
Cresce l’attesa per ammirare Lecce dall’alto. Intanto è cominciato il conto alla rovescia: l’inaugurazione dell’ascensore che renderà fruibile il campanile del duomo si terrà a gennaio, subito dopo le festività natalizie, e già si annuncia come un evento da iscrivere negli annali e tra le pagine di storia patria.
Conosco Antonio da quando avevamo appena tre anni. Abbiamo vissuto insieme innumerevoli esperienze, felici e tristi, condividendo il percorso scolastico dalla scuola dell’infanzia fino al liceo.
Un sospiro di sollievo dopo la paura. Ora mons. Cristoforo Palmieri, religioso vincenziano e vescovo emerito di Rrëshen è tornato a casa nella comunità leccese di Santa Maria dell’Idria ed è pronto a ripartire da dove aveva lasciato: dalla missione.