Mi piace offrire questa riflessione partendo dalle due antifone alla comunione nella festa dei Santi Simone e Giuda Apostoli: “Se uno mi ama osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23; “Gesù ne scelse dodici, perché stessero sempre con lui” (Mc 3,14).
Don Pierino, fratello a me caro, sono certo che stai vivendo nella preghiera che contempla, ascolta e invoca misericordia, questi giorni che ti separano dalla solenne celebrazione che ti vedrà sull’altare accanto al tuo arcivescovo Michele, con i tuoi fratelli sacerdoti, la tua comunità, i tanti tuoi amici, nel giorno anniversario della tua ordinazione presbiterale.
Pubblichiamo l’editoriale che il futuro card. Semeraro ha consegnato per il numero di ottobre di Millestrade, il mensile della diocesi di Albano, ancora qualche ora prima di apprendere in diretta dalla tv, domenica a mezzogiorno, la decisione di Papa Francesco di annunciare il Concistoro del 28 novembre prossimo e di ascoltare dalla voce del Pontefice il suo nome nell’elenco dei nuovi porporati.
Dopo qualche giorno dalla nomina a Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro si prepara ad un altro passo cui il Papa lo ha chiamato, indossare la porpora cardinalizia.
Il 50° di presbiterato di Pierino Liquori è occasione di testimonianze di amicizia che sono anche riflessioni di sintesi sulla sua figura, a partire da relazioni personali intense.
Con la preconizzazione a cardinale di mons. Marcello Semeraro salgono a ben quattro i salentini viventi elevati alla porpora.