La devozione popolare di questi giorni santi avrebbe consentito a tutti i cristiani di contemplare le varie effigi del Cristo morto e della Vergine Addolorata quasi a voler far riecheggiare l'amorevole comando del Signore che dalla croce sussurró a Giovanni e in lui ad ogni discepolo: "ecco tua madre" (Gv 19,27).
Le case popolari, Fulgenzio, il Congresso eucaristico, Piazza Mazzini, Santa Rosa, il grattacielo, la Via del Mare: Lecce cambia il suo volto negli operosi anni Cinquanta. Prosegue poi spedita coi palazzi oltre i “Trecentomila”, fatti di condomini a sette piani, nel decennio successivo.
È in viaggio verso Palermo l’ultima meraviglia. La dolcissima e amorevole custodia del padre verso un figlio speciale.
Fa male. Ricordare la piaga che si è abbattuta sull’umanità un anno fa. Fa male constatare con tanta forza l’impreparazione che ha fatto sentire impotenza davanti al flagello che si diffondeva sulla Terra.
Entrando nella Chiesa di San Matteo a Lecce, in fondo, sulla destra prima del presbiterio, si trova un antico dipinto raffigurante la Madonna che allatta il divin Figlio e, in alto, si vede un angelo che sorregge una fiaccola.