Manifestare al card. Salvatore De Giorgi l’espressione più ammirata del nostro affetto, della nostra stima e soprattutto della nostra gratitudine, è quanto di più sentito e spontaneo possa venire dal profondo del cuore di tutti noi che siamo la Chiesa di Lecce.
Esiste una parola che racchiude il cammino che la Chiesa di Lecce si accinge a vivere ed è ripartenza; si riparte dopo i giorni del lockdown che hanno limitato non poco il cammino diocesano; si riparte per ascoltare, per ascoltarsi e per condividere.
Domani, 6 settembre, 23ma Domenica del Tempo ordinario ricorre anche il 90° compleanno del card. Salvatore De Giorgi: ed è festa per la Chiesa di Lecce e per la comunità di Vernole, suo paese natìo.
Riparte il nuovo anno pastorale nel segno della speranza. I primi appuntamenti, di fatto paralleli tra di loro per temi e relatori, avranno come destinatari il Consiglio pastorale diocesano e la Consulta delle aggregazioni laicali, da una parte, e il clero diocesano, dall’altra. “Ripartire. Per una pastorale missionaria nel segno della speranza”.
Non potendo corrispondere fisicamente all’invito giuntomi di essere presente, la domenica 6 settembre, alla festa che la Chiesa di Lecce ha preparato per i 90 anni del card. Salvatore De Giorgi, scrivo volentieri queste righe, richiestemi per sottolinearne la figura episcopale.
Esprimere fervidi voti augurali, con grande gioia ed affetto, per il suo novantesimo compleanno al card. Salvatore De Giorgi, ma semplicemente don Salvatore, per tutti noi che lo conosciamo e gli vogliamo bene, rende doveroso da parte mia anche ricordare sia pure molto succintamente almeno qualche tratto essenziale della sua immensa biografia.